Una marina di libri ha raggiunto nel 2016 il giro di boa del settimo anno; in un ideale rapporto di coppia con la città questa edizione ha dato modo ad entrambi i “partner”, da un lato, di esprimere le grandi potenzialità e, dall’altro, di affrontare nuove sfide e diverse difficoltà.

L’Orto botanico di Palermo, generosamente messo a disposizione dall’Università della città, è un luogo affascinante e prezioso, e proprio per queste sue qualità meritevole di un’attenzione e di un rispetto particolari – si pensi al fatto che ospita 10.000 ettari di alberi e piante rari che vanno salvaguardati, e che al contempo sono stati e saranno lo scenario ideale per le centinaia di eventi svolti. Per questa ragione è stato necessario ideare un allestimento conforme agli spazi, in termini non solo di estetica ma anche, appunto, di attenzione e conservazione. L’obiettivo futuro di Una marina di libri è quindi quello di realizzare un festival a impatto zero, nella soddisfazione di entrambi i partner di questa coppia: il festival e la città di Palermo.

Il proposito di Una marina di libri è di continuare a investire: in ambito culturale in senso ampio, evidentemente, non solo relativamente a libri e ad editori; nel lavoro degli operatori culturali coinvolti e, anche qui, largamente compresi; e infine, last but not least, l’obiettivo è quello di investire al Sud, facendo tesoro delle esperienze dirette e indirette che organizzatori e promotori del festival hanno raccolto grazie al loro lavoro parallelo a Una marina di libri. Palermo è particolarmente rappresentativa di un Sud ricco di potenzialità ma sprovvisto a volte di strutture, sostegni e strumenti atti a conseguire risultati soddisfacenti sia per i soggetti coinvolti che per la cittadinanza ospite, in entrambi i due significati possibili. Nonostante il riconoscimento del valore del festival, della importante risposta che la città ha dato al festival – confermando l’idea che la città avesse “bisogno” di una rassegna culturale così caratterizzata – e di quanto sia necessario che il progetto prosegua e si consolidi, il contributo e il sostegno delle Istituzioni non è stato costante né sufficiente a che la macchina organizzativa potesse garantire, di anno in anno, un investimento in termini di ampliamento, professionalità, eventi e contenuti da offrire a Palermo e alla Sicilia tutta.

Per tutte le ragioni e le considerazioni fin qui espresse, si apre da oggi sul sito di Una marina di libri, e di conseguenza su tutti i canali social che di norma il festival utilizza, la possibilità di donare  un piccolo o grande proprio contributo per partecipare alla realizzazione degli obiettivi che il festival intende raggiungere. Ognuno di voi può da oggi investire con noi affinché Una marina di libri diventi un festival a impatto zero, affinché si avvalga di un team di lavoro stabile e continuativo, che possa “restare” al Sud, lavorando con e sul territorio e possa, infine, contare su forze proprie e di tutti coloro che sceglieranno di offrire il proprio contributo, indipendentemente dal supporto pubblico.

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