Il tema dell’oralità, i cantori, i quattro percorsi in programma a Umdl

Oralità - Ph.: Azzurra De LucaPiero Melati, promossa dal CCN Piazza Marina & Dintorni in collaborazione con le case editrici Navarra e Sellerio e la Libreria Dudi, si svolgerà all’Orto Botanico di Palermo da giovedì 7 a domenica 10 giugno 2018. Il tema scelto è l’oralità: non a caso l’edizione verrà aperta e chiusa da due “cantori” d’eccezione: Mimmo Cuticchio e Stefano Benni.

Cucitor di canti è un verso di Pindaro, l’antico aedo che narrava oralmente le storie a stretto contatto con il pubblico, da qui nacque la scrittura – spiega Piero Melati – Abbiamo scelto questo tema perché rappresenti un inizio, un tentativo di ricominciamento, nel contatto diretto, per ridare espressione e importanza alla parola, scritta e orale”.

All’interno della suggestione dell’oralità ci saranno quattro direzioni tematiche, con vari appuntamenti riuniti da un identico titolo e da un colore e di cui alcuni autorevoli personaggi si faranno portavoce: il noir (“Le forme del giallo”, colore giallo) narrato da Alicia Giménez Bartlett, il gotico (“Gotica”, colore nero) con Pupi Avati, i grandi maestri del sapere (“Maestri e ribellioni”, colore rosso) raccontati da Enrico Deaglio, Adriano Sofri e Giuseppe Tornatore, i segreti dell’Orto botanico (“Il cammino verde”, colore verde) svelati dai suoi esperti.

Le direzioni non saranno monolitiche, ma articolate in vari aspetti: il noir francese del Quais du Polar, festival lionese con cui Una marina di libri è gemellata grazie alla collaborazione con l’Institut Français Palermo, (tra gli autori presenti Dominique Manotti, vincitrice del Prix Mystère de la critique e il Grand Prix de la Littérature Policière; Gilles Del Pappas, vincitore del Grand Prix Littéraire de Provence e del Prix du polar lycéen d’Aubusson, Laurent Binet, vincitrice del Prix Interallié e il Prix du Roman Fnac) insieme agli autori della “scuola siciliana”, capitanata da Sellerio, (Gian Mauro Costa, Santo Piazzese, Piergiorgio Di Cara, Antonio Pagliaro); la letteratura gotica dei grandi scrittori siciliani – da Pirandello a Verga – che sconfina nel fantastico raccontato da Fabio Camilletti; le ribellioni giovanili nelle università, i grandi maestri amati o contestati dell’Ateneo palermitano, da Theodor Adorno a Cesare Brandi, da Furio Jesi a Emilio Segrè, Premio Nobel per la Fisica nel 1959, fino ad arrivare ai giorni nostri con la presenza di John Freeman, critico e editore della rivista Granta; infine un percorso dedicato alla natura e la sostenibilità che ci porterà a scoprire il fantastico e finora sconosciuto “viaggio” delle piante.

Immancabile l’appuntamento con l’amata rassegna “Gli scrittori che ci mancano”: Alessandro Leogrande raccontato da Evelina Santangelo, David Foster Wallace raccontato da Francesco Pacifico, Giorgio Manganelli raccontato da Andrea Cortellessa e Salvatore Silvano Nigro, Natalia Ginzburg raccontata da Sandra Petrignani, a cui si affianca quest’anno la nuova rassegna “Women in love” su Emily Brontë, Mary Shelley e Virginia Woolf, ideata da Sara Scarafia con Ginevra Bompiani, Chiara Valerio, Giorgio Vasta e Tommaso Ragno.

E ancora, “Cucitor di parole altrui” un palinsesto di incontri sulle traduzioni curato dai sindacati AITI, ANITI e StradeLab.

Infine il gruppo Billy – Il vizio di leggere terrà il proprio raduno nazionale durante il festival proponendo una rassegna di incontri con Javier Arguello, Orazio Labbate e un dibattito su “Il sale” di Jean-Baptiste Del Amo, vincitore dell’edizione 2018 di Modus Legendi.

Grande attenzione anche per l’attualità e, nell’anno di Palermo Capitale italiana della cultura 2018, alla nostra città e ai suoi personaggi del passato. Da Raimondo Lanza, l’ultimo gattopardo, all’epistolario di Lia Pasqualino Noto presentato da Dacia Maraini; da Fiammetta Borsellino che parlerà ai giovani della città di giustizia e ricerca della verità, dagli autori in divisa proposti dalla Questura in dialogo con Giuseppina Torregrossa e Daniele Billitteri fino ad arrivare al 40esimo anniversario della morte di Peppino Impastato ricordato con un omaggio speciale curato da Navarra Editore. Spazio ai giovani liceali del Galileo Galilei vincitori dell’ultima kermesse di Per un pugno di libri.

Oralità è anche musica con Olivia Sellerio, The Brass Group, gli artisti di Almendra, Roberto Soldatini animeranno le serate di Una marina di libri 2018; teatro con Peppe Servillo che leggerà la saga de I bastardi di Pizzofalcone di Maurizio de Giovanni, l’Antigone di Gianpaolo Bellanca e Myriam Leone; arte grazie al fitto calendario di eventi promossi dalla Accademia delle Belle Arti di Palermo e solidarietà grazie al contributo di Medici senza frontiere, Amnesty, Sos Mediterranèe

La libreria Dudi curerà, per il quarto anno consecutivo, un ricco programma dedicato ai bambini e alle bambine, alle famiglie e agli operatori culturali con la presenza dei maggiori illustratori, autori e esperti di letteratura per l’infanzia. Tra i tanti ospiti, gli illustratori Valerio Vidali, Violeta Lopiz e Massimo Caccia, il gruppo di designer Studio Fludd, che presenterà un progetto sugli orti botanici europei, e Francesca Archinto, fondatrice della storica casa editrice Babalibri.

97 gli editori presenti quest’anno che contribuiranno con le loro ultime pubblicazioni e numerose presentazioni in anteprima nazionale a un programma di oltre 300 eventi per 4 giorni tra libri, letture e musica.

Anche quest’anno Una marina di libri conferma il suo impegno per l’accessibilità e inclusività, grazie al supporto per le persone con disabilità motoria garantito dagli operatori alla mobilità di Aism – Associazione italiana sclerosi multipla, A.O.P.C.S. – Attività Operativa Protezione Civile e Sociale e Associazione San Marco; al servizio di interpretariato Lis degli eventi principali per le persone sorde; alla partnership con l’Uici – Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti che metterà a disposizione un dispositivo elettronico per la lettura e decodifica della pagina scritta e un pullman che ospiterà un laboratorio per la creazione di testi in Braille e un “bar al buio” in cui tutti possano provare l’esperienza della mancanza della vista.