Le domeniche in giardino | Radicepura Garden Festival ospita UMdL | Le foto

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Anche quest’anno si è rinnovato il gemellaggio tra Una Marina di Libri e Radicepura Garden Festival, primo evento internazionale sul garden design nel Mediterraneo.
Domenica 14 maggio, alle 10, a Giarre (Ct) il nostro festival è stato ospite di “Le domeniche in giardino”, palinsesto di incontri letterari, musicali e di dialogo previsti dalla quarta edizione della biennale promossa dalla fondazione Radicepura.

Dopo una visita guidata ai giardini di Radicepura,  Gaetano Savatteri, direttore artistico e letterario di Una Marina di Libri e Masha Sergio, componente della direzione artistica di UmdL, hanno illustrato alcune delle novità previste nella quattordicesima edizione di Una Marina di Libri. Infine un incontro con Mattia Corrente che ha presentato il romanzo “La fuga di Anna” (Sellerio, 2022), in dialogo con Gaetano Savatteri e Masha Sergio.

L’idea del gemellaggio – spiega Savatteri – con realtà imprenditoriali e culturali importanti come Radicepura Garden Festival, riconosciuto anche all’estero come eccellenza del territorio, è quella di creare delle parentele virtuose tra i festival che, negli anni, si sono distinti per avere aperto le porte a tutto ciò che gira intorno al concetto di arte, cultura e bellezza. I libri, così come le piante e gli alberi, sono l’ossigeno per la formazione di un pensiero critico volto alla capacità di crescita di un intero Paese. Editori e scrittori, pilastri fondamentali per Una Marina di Libri, sono i protagonisti di una macchina complessa che ci consente di sviluppare la nostra conoscenza e di tutelare la libertà di pensiero”.

Maria Giambruno, ideatrice e direttrice esecutiva di Una Marina di Libri, così commenta: “La natura come espressione sublime di arte è una suggestione che abbiamo sposato attraverso numerose edizioni del Festival ambientate all’interno dell’Orto Botanico di Palermo, un vero museo a cielo aperto. Coltura e cultura derivano entrambi dal latino còlere, coltivare, ed è ciò che da quattordici anni cerchiamo di fare attraverso il nostro variopinto Festival: coltivare lo spirito e accrescere le occasioni di incontro e di relazione tra le persone e le arti avendo presente che solo accrescendo la propria sensibilità e competenza si può migliorare la qualità della società e costruire una cittadinanza più attiva e responsabile”.

 

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